Covid in Italia, picco a Natale: 30.000 casi al giorno
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Allarme Covid in Italia, picco a Natale: “30.000 casi”

Terapia intensiva coronavirus

Coronavirus in Italia, l’analisi dell’esperto: il picco di contagi a Natale con circa 30.000 casi al giorno, poi il plateau.

Il picco della nuova ondata di casi di Covid è atteso per Natale, quando in Italia si dovrebbe arrivare a 30.000 casi al giorno. Lo rende noto Giorgio Sestili, fisico e divulgatore scientifico, intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera.

Covid in Italia, il picco di contagi a Natale

Siamo ancora nella fase della crescita dei contagi, dell’espansione dell’epidemia. Questa crescita però sta rallentando, settimana dopo settimana. Basta vedere i dati. Un mese fa da una settimana all’altra c’era una crescita del 50%. Poi siamo passati a un aumento del 25%, arrivando agli ultimi sette giorni del 13%“, ha dichiarato Sestili ai microfoni del Corriere della Sera.

Stiamo raggiungendo il picco dei contagi, a Natale, circa 30.000, poi potremmo rimanere a lungo in un plateau, una fase stazionaria. Oppure cominciare a scendere con una velocità variabile“. Questo dipenderà soprattutto dall’andamento della campagna di vaccinazione.

Terapia intensiva coronavirus
Terapia intensiva coronavirus

Le misure restrittive: non sono previsti nuovi interventi

In Italia, ormai da settimane, la situazione è in lento ma progressivo peggioramento ma non sono previste nuove restrizioni entro la fine dell’anno. Il governo ritiene di poter controllare gli effetti della nuova ondata con il Super Green Pass, con le misure restrittive attualmente in vigore e con la campagna di vaccinazione.

E al momento i dati stanno dando ragione all’esecutivo. I casi sono in aumento ma i ricoveri in area medica e in terapia intensiva crescono a ritmo lento, indice del fatto che i vaccini effettivamente proteggono dallo sviluppo di una forma grave della malattia e dai decessi.

Una delle misure al vaglio del governo riguarda l’estensione dell’obbligo vaccinale, che dal nuovo anno potrebbe interessare altre categorie di lavoratori. Molto dipenderà dall’andamento della campagna di vaccinazione. Se si arrivasse al 2022 con un elevato numero di vaccinati con prima e terza dose allora non sarebbe necessario intervenire con una nuova stretta.

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ultimo aggiornamento: 11 Dicembre 2021 18:44

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